Domenica 10 maggio 2015 ore 5:30
La notte è stata lunga e insonne, sono riuscito solo a fare piccoli sonnellini. Mi affaccio alla finestra e la temperatura mite mi fà venir voglia di saltare in bici e conquistare vette inesplorate, tra l'altro è meglio se mi alleno, La Scalata Del Camparista è imminente, e essendo l'uomo da battere non vorrei fare figurette. L'obbiettivo stagionale è chiaro, entrare nel guinness dei primati come il primo che ne ha vinte due edizioni di fila. Di ritorno da Stribugliano mi fermo per una pastarella e caffè, trovo al banco del bar mr. Tognotti visibilmente teso. Svesto i panni del ciclista e parto con l'intervista. E' fiducioso ma non è spavaldo come al solito, forse perchè sto registrando. Torno a casa e davanti ad un caffè parlo amorevolmente con la mia compagna, le racconto che non ho dormito e lei dice: è normale sei teso, devi andare in televisione. No, rispondo. Non c'hai capito granchè, (volevo dirle nonc'haicapitouncazzo ma non si confaceva all'armonia del momento) non ho dormito per la partita, oggi c'è lo spareggio per rimanere in seconda categoria. Ah, chiude snobbandomi, e torna al suo giornale.
Spero che oggi gli dei del pallone abbiano un occhio di riguardo. Anche se ci abbiamo messo molto del nostro siamo nettamente in credito con la dea bendata. Durante molte partite siamo stati vittime della prima legge di Murphy: se qualcosa può andare storto... lo farà.
Chiamo la produzione olandese e chiedo di anticipare di un'ora con la scusa di una miglior luce etc.
Arrivano le truccatrici, 10 min e sono pronto (i capolavori non hanno bisogno di molti ritocchi). Breve ripasso del copione e via al bar a far finta che sia tutto casuale. La presentatrice è identica a Lindsey Vonn, il presentatore un nerd.
E' tutto un "dai rifacciamola". Che palle, per me principe dell'improvvisazione è un calvario infinito.
Quando finiamo di registrare mi accorgo che sono ancora in tempo per il secondo tempo della partita. Mi congedo con un biscardiano Danghiu Danghiu.
Di solito guido piano come un vecchio col cappello, ma oggi non ho tempo e volo in derapata alla Sebastian Loeb. Nella dritta che porta a spadino tocco la ragguardevole punta di 197 kmh, per frenare sono costretto a ricorrere al paracadute. Nel percorso misto che porta a Montiano perdo secondi preziosi.
A un km dall'arrivo, un messaggio. Non ho il coraggio di leggerlo. Apro è Alessio: Bonelli su punizione 1-0 per noi. Nello stretto dell'abitacolo mi lascio andare ad una esultanza equiparabile solo a Tardelli '82. Riporto contusioni in varie parti del corpo. Arrivo sulle tribune fra gli applausi, mi inchino, ma scopro che l'applauso non è per me. Ci hanno reso il pallone, che palle 'sto fair play. Mi accomodo nello sky box e subito scopro una lacuna non da poco, non funziona l'aria condizionata.
In vantaggio di un gol rispolveriamo lo schema coniato dall'Independiente nel 1962: palla lunga e pedalare, evoluzione post atomica del classico e mai fuori moda: viva il parroco.
Andiamo al riposo 1-0 per noi.
Il Tognotti e l'esercito della salvezza sono i primi a rientrare in campo, si vede che hanno voglia di chiuderla. Siamo come trapezzisti senza rete, anche quest'anno ci giochiamo tutto in una volta.
Si ricomincia, i difensori del Montiano sfogano un rancore atavico su Bonelli che stranamente non reagisce.
15esimo Engi con un lob profondo pesca Bonelli che sta andando verso l'esterno, di prima con la nuca serve il Corsaro Bianco (Panfi) che si ritrova a tu per tu con il Portiere, prende la mira...2-0. Sugli spalti sale l'euforia. Luk Pachiao cerca lo scontro ma le sue provocazioni cadono nel vuoto. A centrocampo Coppi domina. L'assenza della deliziosa distrazione l'ha costretto ad un week end morigerato che sta portando i suoi frutti.
Al 20esimo ancora Bonelli finalizza un contropiede 3-0. Sugli spalti i soliti sprovveduti cantano vittoria, riporto tutti all'ordine, memore di tante partite che sembravano già vinte finite male.
Sarebbe troppo bello, e pensare che a 10 minuti dalla fine dell'ultima giornata eravamo retrocessi perchè sotto 2-1 a Capalbio. Vinto 3-2 e guadagnato lo spareggio. Tutto l'anno con il becchino pronto a coprirci e ora siamo qui avanti 3 a 0 e mancano 20 minuti. Il Montiano prova uno sterile forcing.
Da una azione convulsa accorciano le distanze 3-1. Mancano 5 minuti, loro ci credono. Battono una serie infinita di corner. Al 48esimo riusciamo a ripartire, Manu potrebbe andare a concludere da solo, ma seguendo la filosofia del Tognao* passa la palla a Bonelli, che, più letale del serpente dai sette passi insacca il definitivo 4-1.
*il Tognotti pensiero: la palla è come la passera...bisogna dalla.
Torniamo a Cinigiano con macchine suonanti e bandiere al vento.
Vado a casa euforico per girare il notturno con la tv olandese. Agevolato dallo scioglilingua universale, l'acool, parlo inglese che sembro il figlio di Sean Connery invece che di Momo.
I caroselli vanno avanti fino a tardi, alla fine pare di essere al raduno degli alpini, tutti ebbri di gioia e champagne, ma in fondo è giusto così.
Ancora una volta abbiamo vinto una partita senza domani...
... C'è più gusto a essere del Cinigiano....
Ps. avevo promesso a due amici che se si fossero ripetuti vincendo ancora gli avrei dedicato una biografia. Non ho sufficienti elementi per raccontare le vostre carriere, ma posso sicuramente dire che se uno vince 4 campionati di fila con 4 squadre diverse è un fattore determinante (Tommaso Ferrini). In quanto a te Federico Fanfani, sei arrivato molto vicino a fare tre campionati vinti consecutivamente con tre squadre, e aver perso la finale per la promozione non fa calare la stima che ho di te.
il direttore
sf o sdm
Bello il pezzo, come sempre quando parli di calcio. Per il resto non ho competenze ne fede, però che cazzo nessun commento ma lo sanno i i giocatori e i tifosi che scrivi.
RispondiEliminaCavallorock