lunedì 31 marzo 2014

CINIGIANO-ARCIDOSSO 1-0

                         Cinigiano- Arcidosso 1-0 Ferrini.T (Rig.)
                                             GODO

Arrivato in ritardo come un entrata di Montero, vengo accolto da un autentica, quanto meritata, ovazione.  Mi sento come un imperatore Romano entrato al colosseo, che per l'occasione è gremito in ogni ordine di posti, con dentro 22 tigri e qualche gattino di peluche, pronte a sbranarsi per un centimetro.
Rinforzati dall' assenza di Panfi e da una precoce, quanto sospetta espulsione di Fanfani  (I massimi esponenti della nomenclatura, Figaro e Dos Santos, hanno già aperto un inchiesta... visto la recidiva) rimandiamo a casa in maniera più netta di quanto non dica il risultato e con un rigore generoso i Caperci... ma c'è più gusto se hanno da recriminare. Queste partite hanno un sapore diverso da tutte le altre per via di una rivalità atavica che sfocia nell'odio (sportivo) che nulla potrà placare. Il godimento che lascia una vittoria così, dura più a lungo perché oltre ad averli battuti li abbiamo anche superati in classifica.

Pobega 7: sicuro nelle uscite alte, col suo vocione da orco inibisce ogni velleità degli avanti Arcidossini!

Ferrini S. 7: guida in maniera impeccabile la retroguardia. Saggiamente non si macchia di interventi da codice penale che in partite simili sono benzina sul fuoco.
 
Fanfani 7: espulso a metà primo tempo per fallo da ultimo uomo, incrociandomi in tribuna mi chiede: cosa potevo fare? Io onestamente ribatto: peggio di quello che hai fatto era obbiettivamente difficile, ma non importa! Zeman e Boskov sostenevano che in 10 si gioca meglio che in 11! Se ti può consolare!

Idrizzi 7: non concede nulla al suo avversario. Troppo spesso cade e sembra perire, per poi rialzarsi istantaneamente... misteri della fede...

Tassi 7: il capitano, vistosamente debilitato, guida la squadra verso la meta con fare autoritario. Dopo il gol da tre punti di Scarlino un altra prestazione sontuosa per la gioia del pubblico e del presidente!

Piccioni 8,5: decisamente sopra alla media per tempismo, agonismo e sagacia tattica, gioca al gatto col topo.

Arzillo 7: fa a sportellate con la coriacea difesa capercia, meriterebbe il gol per il grande impegno, ma uno strepitoso Coppi gli nega la gioia!

Ferrini T. 8: il penalty che può valere una stagione, il pallone che diventa peso come quello medicinale, il pubblico che rumoreggia perché vorrebbe il capitano sul dischetto... ma lui freddo come un eschimese, non fallisce e zittisce gli scettici! (Fanfani su tutti)

Coppi D. 8,5: un punto e mezzo in più sono per la fidanzata... combatte come un leone fino a che non viene abbattuto da un duro intervento di Saladini.

Oneto 7: tecnicamente ispiratissimo, e, nonostante la gara maschia non sia il suo pane, danza sulla palla dettando ritmi e giocate di qualità! Roba per palati fini.

Migliori 8,5: attaccante, centrocampista, difensore, dove lo metti e dove sa stare. Stranamente meno blasfemo del solito... avrà trovato la redenzione nella via di Damasco? O è stato con Brosio a Medjougorie?     

Sclano 7: ha in canna più volte il match-ball ma fallisce clamorosamente... non importa c'e più gusto se gli altri hanno da recriminare.

Valocchia 7: El Muto entra per Giulio a dare ordine nel convulso finale!

Ercoli 7: pochi minuti per uno stremato Arzillo, fa valere il suo fisico tenendo palla per far respirare la squadra.

Coppi J. 7: subentra a Migliori, mica a uno qualsiasi, e si distingue nell'esultanza finale.

Yildiz 7: il portierone (vorrei sottolineare che è l'unico ancora imbattuto della categoria) avrebbe fatto comodo se tra le due panchine il diverbio fosse sfociato in una sana rissa!

Leonardo Di Marte 9: nel nome c'è la speranza (vana) di un genitore di avere come figlio un genio (Da Vinci) e il cognome, Di Marte, ti fa capire quanto sia fuori posto in un campo di calcio!
Ti voglio bene! 

Tognotti 8: tatticamente di un altro pianeta, Piccioni esterno alto è la mossa per scardinare la difesa avversaria, ma ci pensa lo sciagurato Fanfani a costringerlo a cambiare il disegno tattico.  Rischia di innescare una bolgia da saloon con la panchina avversaria per futili motivi... ma quando ce vò ce vò!!!

Quasi dimenticavo... Panfi 9: in tribuna ad incitare i compagni è stato più utile che in campo dove, con i ruvidi (per usare un eufemismo) difensori avversari non avrebbe visto boccia... 

Pallanti 7: in tribuna spicca per eleganza e pacatezza, a differenza di altri che non fanno che bestemmiare e imprecare!

P.s: si accettano critiche, purchè moderate!


                                                               il direttore
                                                                 sf o sdm

martedì 25 marzo 2014

SPORT ESTREMI 14° PUNTATA

... mi chiama con tono imperativo, sento la terra tremare sotto i suoi passi, corre verso di me, forse pensa che sto scappando.
Nessuno può sfuggire al suo destino. Il destino ti aspetta in fondo alla strada che hai preso per evitarlo.
Mi sento come il portiere che all'ultimo calcio d'angolo va a cercare gloria nell'area avversaria. E' una brutta sensazione stare dalla  parte sbagliata del fucile. Come ultima spiaggia potrei correre verso di lui e, approfittando dell'effetto sorpresa, togliergli la carabina e risolvere a mio favore la situazione. Sie ciao!!! 
Le misere 4 nozioni di lotta greco-romana  (avute in una nottata molta alcolica in terra ellenica, da tale Kristos Papatanassiu), potrebbero essere insuficienti.  
Sento l'impercetibile clik del grilletto, ci siamo è giunta la mia ora, spero che eolo comprometta la traiettoria. Il rumore dello sparo silenziato fa molto 007, provo a fare come la tartaruga metto la testa fra le spalle e mi piego in avanti. Doing!!! Si sente ancora il suono della campana, questo è un avvertimento. Mi fermo e alzo le mani vorrei avere la bandiera bianca, per rendere piu chiaro che mi sto arrendendo. Un altro colpo sulla camapana mi paralizza. Ah se avessi  la mia 44 magnum sarei pronto per il conflitto a fuoco. Urla qualcosa che non riesco a capire e spara ancora due colpi che di nuovo fanno rintoccare la campana.  Fortuna che sono digiuno, altrimenti, mi sarei gia cacato sotto. Sono fermo con le mani alzate, non ho la forza di girarmi. Mi raggiunge e con la sua manona mi stringe ancora una volta la spalla dolorante e dice in un italiano maccheronico: ti folefo solo affisare di non scappare quando arrifa Ottmar,  il mio pastore bernese.
Sta in alpeggio con le mucche, gli sparo sulla campana per affisarlo che è arrifato il pranzo. 
E il pranzo sono io? Mi fa mangiare dal cane? Quello che scende dalla montagna più che un cane pare un bisonte. A grandi falcate cerca di raggiungerci, mi guardo intorno alla ricerca di un albero, se ce ne  fosse uno andrei su leggiadro come uno scoiattolo.
Peccato che a queste altitudini gli alberi so radi come i cani gialli.
Sono un tipo facilmente suggestionabile. Viene a me abbaiando minaccioso mi annusa ripetutamente,  sente il sangue, sente che sono "avviato".  L'orco gli urla in tedesco l'equivalente di "abbassa lo sguardo porcatroia" e lui si mette sdraiato e chiude gli occhi,  memore che quel tono di voce può portare solo spiacevoli carezze. 
Mette nella ciotola una latta di carne in gelatina e la posa a terra.  Invidio Ottmar, ho talmente fame che farei come un mio amico che dopo una serata a base di droghe medie e leggere preso dalla canonica fame chimica aprì il frigo e trovatosi di fronte solo un barattolo di MioCane avviato, dopo una breve esitazione risolse il dubbio amletico sentenziando: se fa bene a lui, fa bene anche a me! Nella stessa sera, il noto falsario, riusci a vendere e a far sniffare del dietor, per bamba appena sbarcata dalla Colombia, ma queste sono altre storie... Finalmente è tutto finito. 
Avevo travisato? O lui ha cambiato idea? Mi siedo per terra con la testa fra le mani l'adrenalina cala e fra i vari pensieri strani che in questi momenti ad altissima tensione mi sono balenati in testa ho pensato a quante volte ho fatto veramente la differenza nella vita di qualcuno.  
Al mio paese una via me la avrebbero intitolata?
Arrivo in cima alla collina ci sono due panchine e un cannocchiale panoramico, la vista è davvero incredibilmente bella, riesco anche a vedere la mia macchina un po' più a valle nel parcheggio.
Mi siedo, l'orco mette una moneta nel cannocchiale panoramico e mi invita a guardare. Ottmar ha finito di mangiare e ci raggiunge
Guardo verso il parcheggio e vedo qualcosa sopra al tettino della mia car...

                                                                      il direttore
                                                                        sf o sdm


giovedì 13 marzo 2014

DICONO DI ME...

Da CAVALLOROCK

Si narra di un uomo che a bordo di una betoniera dotata di pedali percorre in tempi brevissimi distanze siderali. Non per gloria o medaglie ma per vili scommesse pagate con aperitivi, che tra l'altro beve come se nell'arco delle 24 ore pranzasse e cenasse a ripetizione. Si dice anche che scriva di imprese sportive estreme dove lui è il protagonista. Vince sempre, ma di tutto ciò non esiste testimonianza. Si sussurra che sia a conoscenza di tutto, dall'edilizia all'alta cucina, dalla politica alla chimica, solo le famose statuine in ceramica dell'alto Adige lo mettono in difficoltà, altri tentano di eguagliarlo ma se non avessero tutti quei soldi....
Quest'uomo io lo conosco


AUGURI uomo

Ps: questo è quello che dice uno che mi conosce da molto tempo...sicuramente è vero...grazie sf o sdm


amo il bello ed il buono, ovunque si trovino...ma soprattutto amo chi mi fa ridere... sf o sdm