sabato 11 giugno 2016

La Scalata Del Camparista 3° edizione 4 giugno 2016

5-6-2016


Solo la morte di ALI' poteva offuscare, sui principali quotidiani nazionali, l'evento sportivo del mese: La Scalata Del Camparista. 
La più a sud delle classiche del nord è giunta alla terza edizione, e il fatto che il manto stradale del percorso sia stato ripristinato la dice lunga sull'importanza che ha raggiunto nel panorama sportivo interpoderale.
Già nelle scorse edizioni la gara si era distinta per un ventaglio di partecipanti multietnico. 
Anche quest'anno si sono presentati ai nastri di partenza da ogni dddoveeee, c'erano Matteone da Milano, Stefano da Vicenza, il Bernacchini da Albinia, Andrea Brocco da Formia, Lorenzo da Torniella, Anna da Campagnatico,  il Vannelli dalla Tirana della val d'arbia, Jhonny da Piantaverna, Alessio da Monticello, e una folta combriccola cinigianese con Matteino, Zorro, Ricciolino, il Coppi, il tosco-calabro Mariotti, e SDM che sarei io Sergio di Momo, insomma, tutto il meglio del biathlon nazionale.

La MIA versione dei fatti:
Come di consueto la notte prima di una gara importante dormo poco e male fortuna che a tenermi compagnia ci sia Elena Ferrante con al sua "amica geniale". 
Le 6 arrivano in fretta mi alzo e vado al trucco, alle 7 arriverà il "mio amico geniale" DJ Cavallo, con l'intenzione di girare uno spot pubblicitario sulla "nuova" ammiraglia del team Le Ficarì una  Fiat 128 del 1973.
Ore 7:30 DJ.C suona, lo accolgo come merita un'autorità del suo calibro, in alta uniforme (mutande e canottiera con macchia di sugo).  Lo invito al banchetto a base ova rigatino e salciccia, tutti olii da alte prestazioni, altro che Selenia. Non si esime. Una colazione che manco la pora ganascia si sarebbe sognata, e via a fare riscaldamento. Due foto, giriamo lo spot, lieve strecching e di corsa alla punzonatura.
Il Vicentino con la solita protervia fuma in sella alla bici. Più preuntuoso di Ibra. Espletato il rituale del foglio firma ci mettiamo agli ordini della giovane starter Camilla Brogi.
I giornalisti ci chiedono un'ultima foto. E chi si nega.   
Partiti... Il vicentino prende subito il largo seguito dagli incauti Brocco e Bernacchini, quando le pendenze si fanno importanti emergono i più forti, Lorenzo da Torniella,  Alessio Jhonny ed io risucchiamo i giovani "stranieri", rimane solo il vicentino che continua a ingurgitare bevande da flaconicini anonimi.
Brocco si pianta, simula un salto della catena e retrocede nella posizione che gli compete. 
Fortuna che il clima è clemente (no il mi nonno) e non soffriamo il caldo infernale delle passate edizioni.
La prima manche in bici sta per concludersi. Tra i più attardati c'è Matteino che lamenta un sabotaggio, solo all'arrivo si accorge di aver pedalato con il freno anteriore semi bloccato, racconta di aver pensato seriamente al ritiro e solo l'emarginazione sociale che un gesto simile avrebbe causato lo hanno fatto desistere.   Il mio quarto posto mi fa ben sperare, nel tiro con l'arco sono tra i migliori e posso recuperare posizioni. La prima manche di tiro per i più è da dimenticare.  Già si sapeva.     
Ripartiamo per gli ultimi 4 km di bici, il Vicentino fa l'andatura provo a tenere il suo ritmo. Secondo i miei calcoli ,e quelli dei bookmaker, sarà una sfida tra me e lui. 
La strada comincia a salire seriamente, perdo terreno Stefano si gira per vedere se resisto, dopo una breve, ma intensa riflessione concludo che è meglio un secondo posto che lasciare due orfani. 
Nell'utimo km ho più crisi di fame di Albertone dopo 20 minuti di dieta. Vengo superato anche da Jhonny e Alessio che si disseta e parte all'inseguimento del Vicentino come se avesse il motore. Si scoprirà poi che si trattava di caffè sport borghetti corretto sambuca.
Il Piselli taglia il traguardo seguito a ruota da Alessio, terzo Jhonny quarto io. 
Alla spicciolata arrivano tutti, manca solo il Mariotti. Nell'attesa inziano i primi brindisi a base, manco a dirlo, Campari. 
Sulle nostre teste incombono nuvole nere. Rimontiamo in sella per andare ad espletare l'ultima manche di tiro con l'arco che definirà la classifica finale. Il primo a tirare è il Vicentino Stefano Piselli, e nonostante gli lanci un anatema degno di Bela Guttmann fa un ottimo score.  
Quando è il mio turno so già di cosa ho bisogno per aggiudicarmi la terza edizione consecutiva. Devo fare almeno 40 punti e il trofeo realizzato dai noti designer Gaia Tavaroli e Max Romano sarà mio. Ho l'ultima freccia e sono a 33, la tensione si taglia col coltello,lo stadio ammutolisce manco ci fosse Fabio Grosso sul dischetto a Berlino '06, per sdrammatizzare ci facciamo un goccetto (nell'arco della giornata sdrammatizzeremo senza soluzione di continuità).
Sento che la piazza vuole la mia sconfitta e ne sono felice. Mi vedo già nelle foto con il trofeo alzato al cielo insieme al dito medio per i miei nemici.
Parte la freccia ma un'improvvisa folata di vento ne altera la triettoria e il 10 a cui era destinata si trasforma in un 6. Gli dei si sono fatti beffe di me.
39. Ho perso per un punto, non credo ai miei occhi. Il boato della folla mi fà capire quanto chi vince sempre rimanga sui coglioni. Il Piselli e la sua cordellina iniziano i caroselli che si protrarranno fino a notte fonda anche in tutto il Veneto. 
Per scongiurare scontri tra le due frange più estreme di tifosi invito il vincitore a condividere l'amaro calice della sconfitta al banco...non si fa pregare...inizia la vera festa. 
Per gli amanti delle statistiche l'ordine d'arrivo:  
Ultimo Mariotti Marco (numero sette mio figlio) fuori tempo massimo. Esibisce una tartaruga degna di CR7 solo che lui, a differenza del fenomeno portoghese, pare che abbia ingerito una testuggine gigante intera. 
14° Coppi: assente per infortunio nella parte pedalata si distingue al banco e nel tiro con l'arco scagliando una freccia in coppa a un camper che gli vale il premio tiro del giorno.
13° Ex-Ricciolino Tempo 62 minuti e 22 secondi, oltre alle classiche ruote lenticolari rasa i ventennali dreadlocks per avere una migliore aereodinmica e limare decimi di secondo che si sarebbero potuti rivelare importantissimi. (sarebbero)  
12° Matteino 61:17, pedalare con un freno bloccato deve far riflettere. Le continue contaminazioni a cui è costretto hanno effetti collaterali di questa portata? 
11° Il Vannelli per gli amici DJCavallo 54:32. Si distingue per il fair play ma evidenzia lacune incolmabili in ogni sport in cui serva un minimo di abilità. Manco di lupini cazzo...
10°Anna 45:24 vince il titolo femminile lasciato vacante  da Michela e mostra una forma fisica invidiabile...o come diceva  Zucca...
9° Matteone il milanese 44:12 pur di vincere avrebbe sniffato pure le scie chimiche, ma un lungo week-end di bagordi ne hanno precluso velleità da podio, polemico più di Sgarbi e Del Debbio messi insieme 
8° Bernacchini Matteo 41:30 inviato a rappresentare i biatleti di Albinia non va oltre un dignitoso ottavo posto, rischia nell'arco del w-e più volte l'incolumità fisica.
7° Alessio 41:13 ad un sontuoso secondo posto in bici, perso soltanto in volata di un niente, abbina un disastro con le frecce, ma daltronde è il figlio di Giorgino mica di Geronimo.    
6°Brocco Andrea 41:08 al debutto in manifestazioni di questo livello si presenta inadeguato sia come abbiglimento che come mezzo di trasporto...l'abito non fà il monaco.
5° Zorro 32:54 un uomo senza vergogna tenta la carta della corruzione con la giovane e inesperta giudice di gara. Ad una imbarazzante prestazione in bici fa da contraltare una precisione con l'arco degna di un cecchino serbo.
4°Jhonny 32:08 ottimo crono in bici, rimane fuori dal podio per una manciata di secondi colpa di una mira carente.
3°Lorenzo da Torniella 32:03 venuto per fare il gregario al Vannelli ben presto si macchia del reato di insubordinazione e si lancia all'inseguimento del Vicentino la sua scarsa vena con le frecce denota che anche Torniella non sia riserva Navajo. 
2° S.D.M 20:39 sfumato il triplete per un punto cedo lo scettro all'unico ex-ciclista professionista... come si dice chi perde non cogliona.
1° Il Vicentino 19:37 imbattibile in bici e al banco, rischia di veder sfumare una vittoria certa con una sessione di tiro degna di un non vedente. Gettano ombre sulla vittoria certi flaconcini anonimi di cui si nutriva in corsa...

Ps durante i riti bacchici (da Bacco) dice e sottolieno dice che alcuni membri del team le ficarì si siano distinti per atteggiamenti lontani dagli standard di eleganza a cui un club di prestigio come il nostro è abituato. Frasi poco eleganti, oltraggi a pubblici ufficiali etc...per tutto questo mi scuso io a nome di tutti. 
Invece per i ripetuti tentati omicidi abbiamo solo risposto a vistose provocazioni.    
Pps per il tso di cui i maldicenti sostengono sia stato vittima ho richiesto le immagini del sistema di sicurezza per adire un'azione legale per diffamazione contro ignoti...ignoti 'na sega!!! Zorro.
Un saluto e  un grazie va a tutti coloro che hanno reso questa giornata di sport epica... eh si a cinigiano lo chiamiamo sport...

                                                                    il direttore 
                                                                       sf o sdm