lunedì 5 agosto 2019

Il cammino del Banano ex compostiere.

"Hanno" del signore 2019 Venerdi 2 agosto 

ore 5.

Sapete che sono un appassionato Storytellers e per nulla al mondo mi sarei fatto sfuggire l'esclusiva di questo scoop. Oggi è andato in scena, signore e signori, il Cammino del Banano. Da Cinigiano a Principina mare. A PIEDI. Se vi state chiedendo perchè, vi capisco.  Certe sfide "anno" mille perchè: 1: la consapevolezza che il corpo, alla soglia dei 50 "hanni", non risponda più alle sollecitazioni come in gioventù.  Questo dato di fatto si accetta mal volentieri, ed è un'attimo trovarsi a guardare i cantieri. 2: essere in ferie e cercare in tutte le maniere di destare scalpore nella comunità tanto da meritarsi la copertina di blog famosi come questo per esempio. 3: essere adepti della setta dei faticataori seriali che ha come guru il mistico della fatica per eccellenza, Aldo Calandro da Ivrea, al secolo ALDOROCK. Oppurimente cit. Sciamanna. Come diceva Rita Levi.... Di Montalcino, per aggiungere vita ai giorni e non giorni alla vita.                     

Un breve riassunto su chi sia il protagonista di oggi.... "il Banano".  Bambino prodigio tanto che il su babbo fu costretto a fare un assicurazione contro i suoi malestri (era più dannivo del diavolo della tasmania). Ex grande calciatore famoso in tutta la regione, recentemente venuto agli onori della cronaca per essere stato  il regista/attore di tre pietre miliari della drammaturgia contemporanea, una su tutte "Morto Ritto". E Samuel Beckett muto.                      

A tutt'oggi sbarca il lunario facendo il bracciante presso una nota azienda della Brunello-Land (il POGGIONE) Visto la pubblicità gratuita sarebbe gradita 'na boccia.                       

LA CRONACA:

Ore 5:  

A bordo di due sandali rubati a un frate da cerca intento a fare un pediluvio alle Melacce (affluente dell'Ombrone) con uno zaino in spalla con lo stretto necessario ( tre susine, uva passa...che mi da più calorie... e due libri "l'arte della guerra" e A FICARI MAN IN NEW YORK) e con un copricapo da pescatore color cartazucchero (vero oltraggio al senso estetico alla stregua dei calzini coi sandali di teutonica usanza), è partito alla volta del mare. 

L'indifferenza totale degli sponsor lo costringe a un budget risicato, (23 euri...misero residuo di una serata alle slot).  Le previsioni meteo avverse da codice arancione non intimidiscono il nostro impavido eroe.   Gli dei (invidiosi) scagliano da subito la loro furia con una tempesta di fulmini e pioggia. Nonostante l'assenza di gomme rain il pedone va avanti fino al Crocino (luogo di culto per i contradaioli del Molino) dove è costretto a ripararsi nella macchia tanta è la pioggia. Si siede in un sasso a forma di zoccolo di gnu e pensa: non può piovere per sempre!  Disse il Corvo.

La fame è una compagna di viaggio costante. Si nutre di bacche, licheni (solo quelli commestibili) e dei frutti spontanei che gli passano a tiro dagli orti lungo strada. Beve l'acqua dalle pozzanghere e si rinfresca nei ruscelli.                                          

In località Granaione il primo vero pit stop, si ferma al bar  mangia un cornetto stagionato (Luisona) beve una spremuta d'arancia e s'invola verso sud.  Il caldo torrido lo rallenata sulla tabella di marcia. Al Bar Chessa nuova piccola merenda (Qui tenta il furto di una minimoto ma il colpo non va a segno per la scarsa dimestichezza che "a" col mezzo). 

Il traffico si fa via via più intenso e lui impaurito batte le prode (i bordi o banchine della strada). Prima del ponte sull'Ombrone guada il Maiano camminando sulle acque come cristo, per la siccità non per i superpoteri. Si immerge in un campo di girasoli che, ormai adulti, non praticano più eliotropismo (solo le piante giovani seguono l'andamneto del sole...se non sapete un cazzo non è colpa mia... questa è divulgazione scientifica gratuita mi dovreste ringraziare).

 Fa più soste della Minardi, l'ennesima alla SMA delle Stiacciole reintegra con un panino con salsa russa (nostalgico comunista) e un gotto di tavernello. La città è vicina, il rischio di una rotata si fa via via più concreto. Per non sapere ne leggere e ne scrivere (mai detto fu più azzeccato) procede con cautela lungo la fossetta.      E' bersaglio dei tafani e di insulti che dalle macchine piloti frustrati gli rivolgono,  forse per il bandierone che porta con orgoglio con scritto L.G.B.T.+....

Giunto in zona Casalone/Aurelia Antica è costretto a fermarsi, le galle (vesciche) sotto ai piedi fanno male. Si siede a terra sul marciapiede. Estrae dallo zaino un aculeo di istrice e buca le  piaghe facendo fuoriuscire il siero. Ne trae subito sollievo. E' pronto a ripartire ma due poliziotti di pattuglia vedendolo sfinito a terra pensano ad un nuovo clochard giunto in città e provano a identificarlo. Quando il Bana confessa la provenienza (Cinigiano) e il suo intento, i gendarmi ridono e uno dice: da dove altro poteva venire uno che prova una simile impresa. 

 Ore 16:45 

Sente l'odore del mare ( e il mare sente il suo, tanto puzza) è sulla pista ciclabile. Il rischio rotata è scongiurato ma la fatica sembra prendere il sopravvento. Non molla.

Ore 17:35 e 43 secondi. 

Dopo 12 ore e 35 minuti ( nuovo record mondiale sulla distanza)  arriva in spiaggia e urla.....MARGHERITAAAAAAA. Dalla playlist parte la canzone di Rocky. Margherita, appena giunta con l'ammiraglia, risponde: che cazzo berci cretino.  Si  abbracciano e si baciano come due piccioncini. Si tolgono i vestiti e in costume adamitico (a billo e patata di fori) entrano in acqua. Tentano un accoppiamento subacqueo ma la stanchezza "a" il sopravvento sul viagra.  Margherita esce si asciuga e se ne torna a casa stizzita per la performance fallace del coniuge). Il Bana emerge dall'acqua sconsolato e triste per questa fuga improvvisa, ma non si perde d'animo e come un protagonista dell'isola dei famosi costruisce una capanna coi legni portati dalla corrente. 

      

Il bagno ristoratore termina il suo effetto poco dopo, si sdraia nel abuso edilizio appena costruito, lancia il May Day e si sopisce. 

Il finale è pirotecnico 3 ore dopo giunge, manco arrivasse direttamente da Cape Canaveral, il noto cantautore Riccardo Armanni mette in fresco nel bagnasciuga una boccia di champagne e va a scrollare l'eroe di giornata. Al risveglio, cosi racconterà l'Armanni alla stampa, le prime parole del Banano pare siano state: ACQUA GASSATA...ACQUA GASSATA A GARGANELLA.

 I due partono e vanno a festeggiare che manco Adriano e Ronaldinho al carnevale di Rio De Janeiro. Battono tutti i locali della costa tra fiumi di mojto e donnine dai facili costumi. Alla tarda, stanchi (l'Armanni stanco per solidarietà) ma felici fanno ritorno alla capanna per passare quel che resta della notte e ripartire l'indomani. Mano nella mano vanno a coricarsi.  Il Bana crolla come il poro Momone (personaggio cinigianese che soffriva di narcolessia... c'è chi giura d'averlo visto addormentarsi anche al semaforo rosso), invece il sonno del Gigi D'alessio di Valle Magra dura poco,  le zanzare lo hanno scelto come buffet. Non resiste e a pallini come uno col morbillo va a barricarsi in macchina.                                   

Cos'altro aggiungere, se non che questa avventura entra di diritto fra le imprese sportive del nuovo secolo. Grazie Banano oggi "ai" inquinato meno di una Tesla questo è pensare green. Greta Thunberg sarà fiera di te.

P.s. Il nostro eroe intervistato telefonicamente "a" dichiarato il suo prossimo obbiettivo....LA VETTA AMIATA...    


Cose che ho esagerato ai fini drammatici. In realtà è piovuto talmente poco che non sono uscite nemmeno le lumache. Durante i festeggiamenti non è stata riscontrata attività sessuale di rilievo. La minimoto gliel'ha offerta il gestore ma lui ha rifiutato perchè consapevole di non essere in grado di domarla. 

Gli errori di grammatica sono dolosi " " (non tutti, gli altri fanno parte del mio bagaglio d'ignoranza) per una sorta di solidarietà verso il protagonista che aveva, e "a", una certa avversione verso l'italiano corretto...scusa Bana MISELO' sentita così.

Pps. la boccia di champagne se l'è bevuta il mare...impetuoso al tramonto....

                                                                il direttore

                                                                   S.d.M