mercoledì 11 dicembre 2013

SPORT ESTREMI 7° PUNTATA

...Katja avvisa sua madre che faremo tardi. In auto i bambini cominciano ad essere insofferenti. Per altri dieci minuti di divertimento collettivo sfido Jari alle tabelline, lui, pensando di essere più bravo, insiste che scommettiamo un euro per ogni tabellina indovinata. Lo avverto che in un quarto d'ora nel suo borsellino di Vichi il vichingo non rimarrà l'ombra di un euro. E' sicuro dei suoi mezzi, parte la sfida.
Le tabelline le chiedono Katja, e forse Paloma, ma è più probabile che faccia l'ennesimo pisolino.
Dopo sei minuti ho finito le esultanze artistiche e mi ritrovo in vantaggio 23 a 0 (23 euro). Jari si arrampica sugli specchi con scuse di ogni genere. Per fair play, cambio le regole in corsa. Per dargli un vantaggio le tabelline vengono dette in tedesco, il risultato cambia di poco alla fine del primo tempo (10min) conduco 34 a 2, al netto mi deve 32 euro. La  fila è ferma, esco di macchina ed esulto come Giovanni del trio Aldo Giovanni e Giacomo quando nel film "tre uomini e una gamba" batte il bambino a braccio di ferro. Il ragazzo ha carattere e non si arrende, vuole ancora sfidarmi: - Conta i soldi che hai, poi vediamo se puoi continuare. Lo gelo. Dopo attenta analisi arriva ad un totale di 27 euro e 46 centesimi. Gli mancano 5,54 euro. Chiede un prestito alla mamma, che glielo concede, ma con degli intererssi da usura, CHI TI FA PIU' DI MAMMA T'INGANNA. Intasco la vincita e rivisito il regolamento. Le tabelline saranno chiamate da mamma in tedesco e in inglese e ogni una indovinata da me porterà nelle mie casse solo 20 centesimi e quelle indovinate da Jari avranno un valore di 1,50 euro. Jari fa la fine di Napoleone a Waterloo. Siamo ancora fermi, a giudicare dai camper l'Olanda al momento è una nazione disabitata, boh forse hanno in programma di colonizzare la Svizzera.
Quando si superano le dodici ore di viaggio, anche l'A.C.I lo considera viaggio della speranza, siamo a tredici abbondanti, potremmo chiedere asilo politico.
La partenza è stata intelligente, è l'arrivo che sta diventando da scemi. In strada sale il nervosismo, uno con una golf  mi fa i fari, dallo specchietto gli mostro la mano senza il dito medio, (è più elegante) continua a sfanalare, esco di macchina, scende anche lui, mi si para innanzi uno con un toupè da far impallidire Conte, è la versione umana di Flanders dei Simpson, baffetti e pettinatura identici, gli rido in faccia. Allargo le braccia pronto ad abbracciarlo, non voglio infierire, visto come è conciato mi sento in dovere di essere solidale, rifiuta il mio gesto conciliante, risale in macchina e parte sorpassando all'impazzata (ha i coprisedili leopardati).
All'imbrunire siamo nei pressi del lago di Walen, sopra le nostre teste volano cinque col parapendio, uno è tutto nero, è il mio amico Wal, sò che è lui perchè è l'unico che volendo essere anonimo l'ha preso nero e non colorato come un pappagallo, ma alla fine è l'unico che tutti riconoscono, mi vengono i brividi... suono il clacsoon  per salutarlo.  Sono le 19:30 e siamo di nuovo fermi, è da stamani alle 4:15 che siamo in strada... mi sento uno scafista...
Dopo una mezz'ora buona, la polizia ci avvisa che c'è un incidente e ci consiglia di tornare indietro. Chiedo a Katja se in zona abbiamo dei contatti, risposta negativa.
Siamo al secondo pit stop forzato, forse è meglio se ci mangiamo su.
Troviamo in un paesino di montagna un rifugio tipico, il menù non è molto variegato, polenta, formaggi, salumi e poco più. I bambini sono felici, la polenta è fra i loro piatti preferiti. Katja fa segno al cameriere di non rivelare ai bimbi che il ragù con cui accompagnano la polenta è di capricorno. Paloma chiama cosi il capriolo.
Ho molta fame e chiedo se posso avere un misto di affettati come antipasto. La porzione è ascetica, ma a giudicare dal prezzo sarà prosciutto di panda o di qualche altro animale in via d'estinzione.
Dopo cena l'idea di fare due ore di macchina è allettante come pulirsi il culo con l'ortica, fortunatamente hanno una camera libera.
L'arrivo con un giorno di ritardo scompagina la tabella del mio personale triathlon.
Il primo degli sport estremi in programma era l'alpinismo con la scalata de "La Chruez".  L'arrivo al campo base era previsto per lunedi, tutto slitta di un giorno, devo disdire gli sherpa altrimenti si incazzano... domani ne riparliamo...

                                                                       il direttore 
                                                                              sf
   

1 commento:

  1. Mi piace questo stile è diverso dagli inizi, cresciuto? niente cattiverie o scazzi per questa volta ciao uomo allenati.

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