sabato 29 giugno 2013

IL CONTO...

Firenze ore 12:30                                       34° puntata

Anche i bambini cominciano a reclamare il rancio, Jari per la fame si è mangiato l'arancio marinato nel Campari dal mio bicchiere e ora sembra un po' "mosso". Io mi so mangiato il ghiaccio, ma il risultato è stato solo una bocca anestetizzata. 
Esce la cameriera e io gli faccio segno che dovremmo andare toccandomi con l'indice il polso. Lei annuisce e torna dentro.
Massi dice: mangiamo una cosa veloce e poi noi torniamo a casa, che devo tagliare il pratino.
Esce il capo. Con calma olimpica viene verso di noi, cerco nelle tasche i soldi che mi sono rimasti dalla corsa, che fra elemosina ad accattoni con l'i-phone e onlus trovate per il percorso, sono vistosamente calati.
Allungo il braccio per farmi dare il conto, anche Francesca vuole pagare, (Cinigiano è fra i pochi paesi dove quasi si litiga per pagare), insisto: sò arrivato primo festeggiamo la mia vittoria.
Il cameriere si gusta il siparietto in disparte. Sventolo i miei 40 euro, lui si convince e mi passa lo scontrino chiuso. Con uno stile inaspettato fa due passi indietro. Guardo Franci e le dico: senza offesa Fra', ma anch'io avrei scelto quello con la medaglia al collo.
Apro lo scontrino e non credo ai miei occhi, saremo su scherzi a parte penso. Guardo stupito l'inserviente e gli dico: Ma mi hai scambiato per il sultano del Brunei? 
Sessantatre (63) euro...il Vanelli mi strappa lo scontrino di mano, lo legge e ha una reazione scomposta. Si alza, ha la vena tappata, e avanza verso cappellino che saggiamente stà arretrando. Massi inveisce: oh testa di cazzo 63 euro pe 'ste quattro cazzate e du' olive, e un s'è nemmeno dato 'na botta alla serva! Il tipo ride, grave errore. Anch'io rido. La rabbia sale, Massi cerca il contatto. Fatico non poco a contenerlo. E' un ex ultras che ha bisogno di sangue ora, non il pacato padre di famiglia. La collutazione è imminente. Provo a trattenerlo mettendomi davanti a lui, ma con una forza inaudita mi spinge indietro, riesco solo a rallentare la sua furia, facciamo cadere tavoli e sedie, cappellino lo provoca arretrando calmo. Io da pacifista convinto lo esorto a non compromettersi e gli ricordo che ci sono i bambini e dobbiamo dargli l'esempio. La violenza è spesso inutile, ma quando ci vole ci vole. mi risponde. Massi si divincola dalla mia presa e prova a colpirlo, ci sono io davanti e i colpi non vanno a bersaglio, quello continua a ridere: ora lo lascio poi voglio vedè quanto ridi, gli urlo. Il cameriere mi dice: e lascialo vediamo che succede!
Penso che du belle lecche ti ridimensioneranno...coglione. Libero il Vannelli che si scaglia sul malcapitato con il pugno destro alzato, ma quando la mano si stà per unire al naso aquilino del furbetto, entra in mezzo un gigante rasato con la pettorina gialla con scritto Steward, con una mano immobilizza Massi e con l'altra spinge dentro cappellino. Il buttafuori, reduce dallo spareggio per non retrocedere, fra squadre di seconda categoria dell'interland, giocata in campo neutro, riporta l'ordine. Massi urla frasi sconnesse: sei solo chiacchiere e distintivo;... ma che te lo dico a fare... e si accende un Alfa senza filtro. Lo guardo attonito, lui non ha mai fumato, capisce il mio stupore e si spiega: sono anni che me le porto dietro per un momento così! Nel frattempo si era formato un capannello intorno a noi. Il popolo si nutre di sangue, è risaputo. Un signore di mezza età, intraprendente come un napoletano, si era elevato a "Banco"e aveva già dato le quote, i più stavano scommettendo sulla vittoria del Vannelli prima del limite, ma c'erano anche alcuni che, per guadagnare di più, scommettevano su Cappellino.
Sono indeciso su come riportare tutti alla "normalità", nello zaino del perfetto Black Block ho: una molotov, un lacrimogeno e una fialetta puzzolente residuo di carnevali passati. Opto per il lacrimogeno, mi piacciono i finale commoventi.
Lancio il lacrimogeno e i soldi alla cameriera (perchè noi non si va via senza pagare) e le dico che con il resto compri un cappello decente al suo capo... si sentono le sirene, la polizia stà arrivando e noi fischiettando ci dileguiamo...

Sotto nella foto.
P.s questo è quello che resta del crotalo delle asturie.Le indagini sono ancora in corso... 

il direttore
     sf

2 commenti:

  1. nela foto si distingue anco un un'ugna incarnita
    ho letto 3 puntate di fila causa trasferta a ROMA perché l'organizzazione della ROMA-OSTIA vuole il team LE FICARì,so andato a trattà.
    BELLISSIME!!!

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  2. COMUNQUE PENSAVO DI PIÙ

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