martedì 25 marzo 2014

SPORT ESTREMI 14° PUNTATA

... mi chiama con tono imperativo, sento la terra tremare sotto i suoi passi, corre verso di me, forse pensa che sto scappando.
Nessuno può sfuggire al suo destino. Il destino ti aspetta in fondo alla strada che hai preso per evitarlo.
Mi sento come il portiere che all'ultimo calcio d'angolo va a cercare gloria nell'area avversaria. E' una brutta sensazione stare dalla  parte sbagliata del fucile. Come ultima spiaggia potrei correre verso di lui e, approfittando dell'effetto sorpresa, togliergli la carabina e risolvere a mio favore la situazione. Sie ciao!!! 
Le misere 4 nozioni di lotta greco-romana  (avute in una nottata molta alcolica in terra ellenica, da tale Kristos Papatanassiu), potrebbero essere insuficienti.  
Sento l'impercetibile clik del grilletto, ci siamo è giunta la mia ora, spero che eolo comprometta la traiettoria. Il rumore dello sparo silenziato fa molto 007, provo a fare come la tartaruga metto la testa fra le spalle e mi piego in avanti. Doing!!! Si sente ancora il suono della campana, questo è un avvertimento. Mi fermo e alzo le mani vorrei avere la bandiera bianca, per rendere piu chiaro che mi sto arrendendo. Un altro colpo sulla camapana mi paralizza. Ah se avessi  la mia 44 magnum sarei pronto per il conflitto a fuoco. Urla qualcosa che non riesco a capire e spara ancora due colpi che di nuovo fanno rintoccare la campana.  Fortuna che sono digiuno, altrimenti, mi sarei gia cacato sotto. Sono fermo con le mani alzate, non ho la forza di girarmi. Mi raggiunge e con la sua manona mi stringe ancora una volta la spalla dolorante e dice in un italiano maccheronico: ti folefo solo affisare di non scappare quando arrifa Ottmar,  il mio pastore bernese.
Sta in alpeggio con le mucche, gli sparo sulla campana per affisarlo che è arrifato il pranzo. 
E il pranzo sono io? Mi fa mangiare dal cane? Quello che scende dalla montagna più che un cane pare un bisonte. A grandi falcate cerca di raggiungerci, mi guardo intorno alla ricerca di un albero, se ce ne  fosse uno andrei su leggiadro come uno scoiattolo.
Peccato che a queste altitudini gli alberi so radi come i cani gialli.
Sono un tipo facilmente suggestionabile. Viene a me abbaiando minaccioso mi annusa ripetutamente,  sente il sangue, sente che sono "avviato".  L'orco gli urla in tedesco l'equivalente di "abbassa lo sguardo porcatroia" e lui si mette sdraiato e chiude gli occhi,  memore che quel tono di voce può portare solo spiacevoli carezze. 
Mette nella ciotola una latta di carne in gelatina e la posa a terra.  Invidio Ottmar, ho talmente fame che farei come un mio amico che dopo una serata a base di droghe medie e leggere preso dalla canonica fame chimica aprì il frigo e trovatosi di fronte solo un barattolo di MioCane avviato, dopo una breve esitazione risolse il dubbio amletico sentenziando: se fa bene a lui, fa bene anche a me! Nella stessa sera, il noto falsario, riusci a vendere e a far sniffare del dietor, per bamba appena sbarcata dalla Colombia, ma queste sono altre storie... Finalmente è tutto finito. 
Avevo travisato? O lui ha cambiato idea? Mi siedo per terra con la testa fra le mani l'adrenalina cala e fra i vari pensieri strani che in questi momenti ad altissima tensione mi sono balenati in testa ho pensato a quante volte ho fatto veramente la differenza nella vita di qualcuno.  
Al mio paese una via me la avrebbero intitolata?
Arrivo in cima alla collina ci sono due panchine e un cannocchiale panoramico, la vista è davvero incredibilmente bella, riesco anche a vedere la mia macchina un po' più a valle nel parcheggio.
Mi siedo, l'orco mette una moneta nel cannocchiale panoramico e mi invita a guardare. Ottmar ha finito di mangiare e ci raggiunge
Guardo verso il parcheggio e vedo qualcosa sopra al tettino della mia car...

                                                                      il direttore
                                                                        sf o sdm


1 commento:

  1. Sopra il tetto della macchina c'è una merda d'uccello. Ma a parte questo m'hai fatto venì a mente una battuta del manicco: "vieni a pranzo a casa mia? ti fo mangià e,ciò un cane alto così. Comunque era più bello se ti sparava e te ti ricucivi con un ramo di scopo e il filo pe legà le viti, come il mio amico sly. Ma mi piace lo stesso.

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