sabato 13 settembre 2014

One Ficari-Man in Berlin prima parte

...Agognate e meritatissime sono arrivate le vacanze estive... "a volte un temporale non ci faceva uscire"... La rotta, scelta con ampio anticipo, lascia poco all'improvvisazione. Il primo step è pagare il riscatto e riprendere i cuccioli, ostaggio della nonna svizzera da più di un mese. La trattativa è estenuante e il budget limitato, c'è bisogno di un mediatore bilingue. La mia compagna porta avanti la trattativa parlando col megafono da sotto alla terrazza, quando vedo che non c'è margine per un epilogo pacifico con un azione di forza irrompo nella casa armato d'ironia, prendo le valigie con dentro i bambini ed esco. Visto la presenza del sole, andiamo al lago di Zurigo. Il lago che l'anno scorso mi consacrò nell'olimpo dei triatleti con una frazione a nuoto a tempo di record (ancora imbattuto). Tra un tuffo e uno scivolo chiedo alla truppa se è pronta per andare ad affrontare questa nuova avventura in terra teutonica, destinazione Berlino. Non mancano le polemiche, Jari sarebbe voluto andare a Lisbona, Paloma a Dubai. 
Chiedo il motivo delle loro prime scelte. Jari risponde: cosi solo per far polemica, figlio di suo padre. Paloma dice di aver visto in un documentario che ci sono un sacco di negozi per fare shopping (7 anni e mezzo). Fortunatamente per qualche anno ancora sarò io ad avere il potere esecutivo.
Il jet privato è ancora dal carrozziere partiremo solo il mattino seguente con un volo di linea. Abbiamo tempo da perdere. Incrociando ragazzi con pettorale e nome scopro che a Zurigo ci sono gli europei di atletica, seguendo l'onda umana ci ritroviamo al village degli sponsor dell'evento. 
Le hostess invitano i bambini a pertecipare alle loro iniziative. In una pista di atletica in miniatura ci sono i blocchi di partenza e dei cronometristi. Jari si iscrive alla gara di velocità, Paloma, socievole come un eremita, non vuole saperne. La iscriviamo lo stesso. Per raggiungere il numero minimo sono costretto a indossare il pettorale di Paloma e vinco a braccia alzate


Jari visibilmente attapirato e io soddisfatto per la vittoria
al momento della premazione nasce un contenzioso con i giudici di gara. La gara è under 12 e loro sostengono che io abbia più di 12 anni .Provo a difendermi dicendo che li porto male ma loro non cedono di un millimetro. Ribatto che se mi hanno fatto partecipare mi devono premiare, esigo podio, inno e seghe varie. Volano parole grosse e spintoni, per allontanarmi ricorrono agli idranti. Indico il giudice donna (ampiamente sovrappeso) e gli urlo " hai la cellulite anche nelle unghie!!! lei  fa Eh? e io Poppaaaa!!! Mio cognato, messo in imbarazzo dal mio comportamento non congruo al fair play che si respira-va fino al mio arrivo si dilegua...

fine prima parte                                       il direttore
                                                                  sf o sdm
  


1 commento:

  1. Strano non crederti dodicenne,sarà per il cappello.Sullo sfondo,nella foto con jari,un signore misura la febbre ad una signora.Ba! Svizzeri.
    PS piaciuto

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